“In un momento storico come questo di crisi economica, lavorativa ma anche di orientamento al mondo professionale, riteniamo fondamentale che sia proprio quest’ultimo a dovere venire incontro ai ragazzi, aiutandoli a comprendere e dare voce alle proprie aspirazioni”. Sono le parole di Claudio Terruso, titolare dell’azienda di impiantistica omonima, con cui ha salutato il progetto di alternanza scuola lavoro che ha visto protagonisti i ragazzi dell’istituto superiore Majorana di Palermo.
“Con me hanno lavorato una ventina di ragazzi della scuola – ha spiegato Terruso – e il risultato è stato entusiasmante da entrambe le parti”. Se da un lato, infatti, i giovani studenti si sono mostrati felici di toccare con mano un mestiere vedendo trasformarsi la teoria appresa sui libri in pratica vera e propria, per lo stesso Terruso e i tutor impegnati nel progetto è stato molto bello vedersi attorniati da tanta curiosità ed entusiasmo giovanile. “La crescita è stata reciproca – ha detto – sia per i tutor che per i ragazzi, è stato molto bello attingere alla loro grande volontà di mettersi in gioco: un’esperienza che ci ha arricchito e stimolato notevolmente”.
Al termine del progetto, i tutor hanno valutato l’operato dei ragazzi secondo delle tabelle che comprendevano più parametri di giudizio: dall’attenzione alla sicurezza al rispetto degli orari e regole aziendali, dalla capacità di lavorare in gruppo coordinandosi con gli altri all’utilizzo di una comunicazione adeguata al luogo e contesto lavorativo.
“Esperienze come queste, seppur di breve durata, andrebbero promosse ulteriormente – ha infine concluso Claudio Terruso – perché possono contribuire a riallacciare quel filo sottile che collega la formazione al mondo lavoro, filo così sottile che molto spesso rischia altrimenti di spezzarsi. Il nostro impegno, oggi come sempre, è invece quello di rafforzarlo e renderlo il più solido e resistente possibile”.
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